Brunitore che cos’è, a cosa serve, qual è l’uso

Brunitore: Cosa è? Uso, vendita e a cosa serve il brunitore

Che cos’è la brunitura?

La brunitura (bronzatura o metallocromia) è la colorazione superficiale di un metallo realizzata con vari metodi ed avente lo scopo di fornire una protezione contro l’ossidazione. 


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La storia della brunitura

Anticamente c’era un tipo semplice di brunitura, l’azzurratura alla fiamma: veniva esposto per qualche secondo il pezzo ad un forte calore ed una volta raggiunto il colore desiderato  si immergeva il pezzo rapidamente nell’acqua a temperatura ambienta: così la colorazione risulta permanente.
Se il pezzo era in acciaio temperato la tempra poteva subire, però, modifiche o alterazioni per la brusca differenza di calore.

L’utilizzo della brunitura: a cosa serve la brunitura?

La brunitura su metalli ferrosi: si esegue immergendo il pezzo di ferro o acciaio in un bagno d’acqua con acetato di piombo, iposolfito di sodio ed altre sostanze a seconda del metallo da trattare e del colore che questo deve assumere.
RESTAURATORI E FALEGNAMERIE utilizzano anche un metodo di brunitura artigianale: il pezzo viene immerso in un bagno a circa 100 °C di acqua in cui vengono disciolti iposolfito di sodio, acetato di piombo e solfato di rame. Allungando il tempo in cui il metallo è immerso, quest’ultimo assume diversi colori passando dal blu chiaro, al porpora, al grigio, fino al nero.
Un sistema di brunitura molto antico, ma ancora utilizzato da coloro che vogliono brunire armi antiche e da collezione, consiste nel cospargere il pezzo con una cera vergine di api a cui viene dato fuoco. Poi viene fatto raffreddare. Anche i restauratori possono utilizzare questo tipo ti brunitura.
Brunitura su metalli non ferrosi: una brunitura su rame, ottone o bronzo, attraverso una soluzione di Solfuro di potassio, immergendovi i pezzi anche a freddo per qualche istante per poi sciacquarli in acqua corrente. Brunitura tramite trattamenti galvanici: a livello industriale si utilizza molto la brunitura mediante trattamento galvanico che consiste nell’immergere il pezzo da trattare in una soluzione acquosa di solfantimoniato di sodio e di carbonato di sodio. Viene praticata, quindi, un’elettrolisi per alcuni minuti alla temperatura ambiente. La corrente è di 0,35 ampere a tensioni comprese tra 2,4 e 4 volt. Nella brunitura del rame e dell’ottone si può utilizzare questo metodo con buoni risultati.
Brunitori per piccoli pezzi e per piccole serie: è possibile trovare soluzioni brunitrici che sono efficaci anche a freddo. Di solito queste soluzioni non sono ideali per una brunitura omogenea su pezzi di dimensioni importanti.

Dove si compra

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